Come le pesche

Come le pesche
avevo guance
di seta rosa
occhi dipinti
d'azzurro e di vento.

E, all'improvviso
tu nel mio grembo,
piccolo germoglio,
come il sole mi scaldasti subito l'anima.

Sentii più forte
il mio essere al mondo
più preziosa la mia pelle,
che ti racchiudeva e
ci legava
ogni giorno di più,
trasformandoci.



Nelle notti
e nei giorni
di quella stagione,
con dita curiose
e stupite
scoprivo il mio seno
più grande,
il mio ventre
più tondo
una sera,
distesa sul letto
dune di sabbia vivente,
scolpivano forme
giocose,
sotto i miei occhi atterriti
.





























Montagne,
crateri,
sfere,
attori improvvisati, silenziosi e bizzarri,
esprimevano
la vita,
sul suolo del mio palcoscenico.